RWC LUCENTO- SKILLSTAR UNDER 16 3-0
M.T.
Gara dai due volti in corso Lombardia per gli under 16 della Skillstar.
Nella prima frazione i parellini, guidati da capitan Loiodice, entrano in campo compatti e ordinati e per lunghi tratti mettono alle corde l’RWC Lucento sfiorando per due volte il vantaggio che sarebbe stato più che meritato.
Le assenze di giornata non condizionano una truppa determinata che prova a giocare a calcio e trova alcune trame interessanti che liberano gli attaccanti davanti alla porta. Un po’ di sfortuna e qualche imprecisione non permettono di passare in vantaggio, ma si va al riposo consapevoli di aver dato tutto e di aver affrontato e messo alle corde la squadra che occupa la seconda casella della classifica.
Uno spettatore neutro presente sugli spalti avrebbe fatto fatica a scommettere su quale delle due compagini fosse quella più avanti in classifica.
La difesa attenta e puntuale nelle chiusure a protezione di un sicuro Lupu fa il paio con un D’Apuzzo stratosferico che esce dal guscio e appoggia continuamente sulla destra le azioni d’attacco. A centrocampo la battaglia con gli avversari è equilibrata e la catena di sinistra mette più volte in difficoltà la difesa di casa. Quartarone con tanto movimento crea più di un pensiero alla linea difensiva avversaria supportato dagli esterni che agiscono anche a supporto del centrocampo e dalla trequarti che con ordine scherma le fonti di gioco avversarie e cerca linee di attacco quando possibile.
I frutti del lavoro in allenamento e del tentativo di cambio di mentalità dopo l’opaca prova con il Vanchiglia è tutto rinchiuso nei primi quaranta minuti che dimostrano cosa questa squadra può essere e a quale livello debba ambire.
Il secondo tempo, che si apre con un gol taglia gambe dopo due giri di orologio va invece preso, in senso didattico, come contraltare e termine di paragone col primo. Non che sia mancato l’atteggiamento e questo è già un bel passo in avanti, ma occorre lavorare sulla crescita tecnica di alcuni e sulle letture tattiche per altri oltre che sulla capacità di non farsi travolgere emotivamente dalle situazioni di campo.
Per la cronaca i tre gol del secondo tempo sono sembrati un dejavu di tante altre partite tra scelte errate o precipitose, spazi in profondità lasciati senza coperture preventive e, ciliegina sulla torta, scelte arbitrali non clamorose, ma comunque condizionanti che hanno contribuito a determinare il risultato finale.
A chiosa di una gara comunque negativa solo per il risultato, l’ottimo apporto dei subentrati che hanno portato una bella dose di vitalità negli ultimi minuti di gara quando siamo tornati, a differenza di altre volte, ad affacciarci nell’area avversaria e solo una grande parata del portiere avversario ha negato ai giallofluo la rete della bandiera su una punizione da 25 metri ottimamente calciata
Altre foto