DI ALESSANDRO DE MARCO
Pro Collegno - Skillstar 2-4
Lo sport è fatto di sfide.
Il calcio non si sottrae alla regola.
Regola aurea ed assoluta.
La sfida Skillstar-ProCollegno ha già una sua piccola tradizione.
Bella, ma per gli altri, fino ad oggi.
Avvincente, ma per gli altri, fino ad oggi.
Perché? Perché con loro… abbiamo sempre perso. Sì, sempre!
Ci sono quelle squadre che, magari, non sono più forti della tua, ma per una sorte un po’ avversa (diciamo così…), per una congiuntura astrale negativa, finiscono per batterla sempre e comunque.
Una di quelle squadre è la ProCollegno per Skillstar. Forse l’unica, per ora. Per fortuna.
Tre partite disputate, tre sconfitte.
La prima, in amichevole, da loro, sul loro gibboso terreno, nel caldo e soleggiato settembre 2021: finì 3-2 con un gol, il primo, di chi, poi, ne segnerà tanti altri, ma con un numero di maglia diverso e con un ruolo un po’ diverso.
La seconda, sempre da loro, nel Campionato autunnale 2021, sotto una nebbia novembrina resa quasi spettrale dalle luci del campo, degna della più profonda periferia londinese di fine ‘800. Pallone rosso, per necessità visive. Squadra ancora acerba. Un rigore sbagliato dal bomber giallofluo, sul 2-0, che poteva riaprire la partita. Forse, o forse no. Finì poi 2-0.
La terza, stavolta da noi, a settembre 2022: esordio al Turin Trophy. Altro 2-0, senza molta storia. Netta la loro vittoria anche se noi non avevamo disputato una brutta partita.
Il 2-0, poi, è un risultato particolare: è impietoso per chi perde… E’ molto “english”, nella sua aristocratica perfezione: è un risultato che non ammette repliche.
Ma noi non eravamo ancora noi: eravamo in costruzione, c’erano “i lavori in corso”. Non avevamo ancora l’identità di oggi. Non avevamo ancora la consapevolezza di essere un gruppo, di essere una squadra.
Mister Doni, il designer della nostra Skillstar, sa bene tutto questo. I ragazzi pure.
Se è vero che non c’è due senza tre e che… il quattro viene da sé, la rima non ha fatto i conti con… Skillstar 2012.
Scendiamo in campo, convinti, nel mattino domenicale collegnese, dal profumo di primavera.
Il campo è sempre lo stesso, diciamo… un campo d’altri tempi.
Mister Doni schiera il suo “settebello” che si è bel allenato in settimana in tal modo: Mion in porta, Capitan Gariglio a destra e Porcelli a sinistra in difesa, Grindu con la bacchetta da direttore d’orchestra al centro del centrocampo giallofluo, affiancato dai suoi due fidi scudieri: a sinistra LeoLuciani, a destra Luchino Quartarone. Al centro dell’attacco Dado De Marco.
Il primo tempo è complesso, difficile.
La palla non scorre mai, ma saltella, in modo sempre irregolare, rendendo tutto più complicato.
La ProCollegno gioca comunque bene: è abituata a giocare sulla terra e sui ciuffi verdi sparsi del campo di casa.
Minuto 3: passano in vantaggio loro.
Doccia fredda. Partita in salita.
Mister Doni si fa sentire, dispensando indicazioni precise, consapevole che la partita è lunga e che siamo solo all’inizio.
I ragazzi lo ascoltano.
Ci ricompattiamo.
Al minuto 5 e al minuto 6 rispondiamo alla grande con due fendenti di sinistro, dalla sinistra: il primo del nostro 3, il secondo del nostro 10. Fuori entrambi, ma di poco.
Poi, su due ripartenze della squadra, De Marco e Luciani hanno ancora due belle occasioni, ma i tiri sono centrali e il portiere di casa controlla bene.
Al minuto 13 qualcosa di importante succede: è angolo, dalla sinistra. Provato e riprovato in allenamento. Luciani-De Marco-Grindu: il trio si trova e il nostro numero 5 scaglia un tiro sanguinoso: palla in rete, finalmente!
E’ il momentaneo pareggio.
Tifosi in tribuna incontenibili, da sempre il nostro valore aggiunto.
Soddisfazione massima dalla panchina.
Finisce il primo tempo: 1-1.
Bene la ProCollegno che ci mette in difficoltà. Ordinati noi in difesa con Gariglio e Porcelli.
Mion fa il suo, con abilità.
Il nostro centrocampo, tecnico, patisce un po’ il campo, più da rugby che da calcio.
Secondo tempo.
Mister Doni mischia un po’, ma prestando grande attenzione agli equilibri tattici: dentro Touko in difesa; centrocampo nuovo di zecca: Massariello a sinistra, Quartarone Marco al centro e Rovere a destra. Zuccolotto di punta.
E’ battaglia su ogni palla. La partita e’ emozionante. Troppo, per cuori deboli.
Pro Collegno alza il ritmo. Noi pure. Se c’è da mettere la gamba noi la mettiamo. Loro pure.
Inizia il Mion show in un crescendo wagneriano di rara forza e potenza. Due miracoli, al minuto 5 e al minuto 10, del portierone giallofluo mantengono il risultato in equilibrio.
Siamo in affanno, ma teniamo botta.
Se Mion ci salva, Rovere e Touko, in due occasioni intervengono alla Franco Baresi, regalandoci la speranza che tutto andrà nel verso giusto.
Mister Doni vede che qualcosa non va: cambia un po’ i suoi, cambia i ruoli, prova soluzioni alternative, conoscendo nel profondo i ragazzi, sfruttando le loro migliori caratteristiche.
La frazione è gladiatoria e finisce 0-0.
Siamo ancora sull’1-1, dopo 30 minuti di gioco.
La ProCollegno si dimostra avversario ostico: lo sapevamo bene che sarebbe stata una partita difficile.
Nel terzo tempo è, come tradizione, super Skillstar.
Mister Edo sposta LeoLuciani sulla destra.
E’ una delle chiavi della partita.
Ma bisogna avere pazienza.
In una bella azione, iniziata da dietro, arriva la palla a De Marco che se la trova sul destro, aspetta, la fa scorrere sul sinistro e, sotto porta, la manda ampiamente alta sulla traversa.
Disperazione in campo e fuori.
Minuto 6: LeoLuciani parte forte sulla destra, arriva quasi al vertice destro dell’area di rigore, fa partire il suo solito siluro terra-aria che impatta sul palo interno alla sinistra del portiere di casa; la palla rientra in campo e viene raccolta da De Marco che, stavolta, si trasforma in un moderno Pippo Inzaghi e la butta dentro: facile facile.
Merito di Luciani.
Esultano tutti.
Siamo finalmente in vantaggio dopo… 36 minuti di gioco.
A questo punto succede di tutto.
La partita cresce in agonismo.
Scintille in difesa e a centrocampo.
Minuto 8: ripartenza Skillstar, forte. Zuccolotto si invola per vie centrali. I difensori del ProCollegno lo trattengono per la maglia per 2/3 metri: il nostro resiste come un Bobo Vieri in giornata. La palla sfila e arriva a Marco Quartarone che ha seguito tutta l’azione, tiro forte e preciso ed è 3-1.
Apoteosi assoluta ovunque.
E’ un gol importante e capirete presto il perché.
Nessuna squadra vince se non ha un portiere forte e noi lo abbiamo. Questo è certo!
Minuto 10: Mion sale in cattedra e non vi scenderà più. Paratone delle grandi occasioni su azione bella e pericolosa della ProCollegno.
Ma è al minuto 12 che Mion si supera regalando alla sua squadra e a tutti noi qualcosa di strepitoso. L’azione è feroce da parte della Pro Collegno. Primo tiro, forte, parato alla grande. La palla rimane in campo, tra i piedi avversari: Mion si oppone di nuovo col corpo. Ma non basta: la palla è ancora lì, e Mion chiude per la terza volta la porta alla squadra di casa, mettendoci la faccia. Tre parate in 4/5 secondi.
E’ un’acclamazione popolare per il nostro estremo difensore: monumentale!
Una parata alla Lev Jashin: il più forte portiere di tutti i tempi, il ragno nero.
La partita è finita? Anche no…
Minuto 13: ProCollegno entra in area. L’arbitro vede un fallo da rigore. Ci sta, non ci sta, chi lo sa? In ogni caso il VAR non funziona.
Accettiamo, abbozziamo.
Palla sul dischetto. Tiro sulla sinistra del nostro Mion che sfiora, persino stavolta, dimostrando di essere in super giornata.
Siamo sul 3-2 per noi. Occorre chiudere la partita perché il risultato è ancora incerto.
Mancano due minuti alla fine.
Riparte veloce Skillstar dalla difesa. Grindu avanza palla al piede, supera con passo deciso la metà campo, dà in profondità a De Marco che affonda veloce sulla destra. Cross di destro (sì, di destro) forte e teso per l’accorrente Luciani che, manco a dirlo, di sinistro, chiude il sipario alle spalle del portiere avversario.
Il numero 3 e il numero 10 si sono restituiti il favore.
Finisce il terzo tempo: 3-1
Finisce la partita: 4-2
Uno scrittore americano, Mark Twain, diceva che il miglior modo per essere felici è cercare di rendere felici qualcun altro.
Mai verità, forse, fu più vera e profonda.
Skillstar rende felici ed è felice.
Felicissimi noi, felicissima lei.
Siamo sul gradino 21. Gli altri avversari sono sotto.
Grazie ai ragazzi, al Mister, ai tifosi.
Grazie a Mion, eroe di giornata.
A caldo dallo spogliatoio: Matias Mion
D:”Matias, che cos’è per te Skillstar?”
M.M:”Per me Skillstar è bellissima. Ho tanti amici e compagni con cui mi alleno sempre e con cui gioco ogni settimana. Siamo una bella squadra e un bel gruppo. Per me Skillstar è gioia pura.”
D:”Mati, oggi hai giocato una partita straordinaria, sfoderando una prestazione superlativa. Qual è stata la tua parata più difficile?
M.M.:”La parata più difficile è stata quella del terzo tempo, quando ho fatto tre parate su tre tiri in pochi secondi.”
D:”Mati, quali sono i tuoi tre portieri preferiti?”
M.M.:”1.Allison Backer; 2.Courtois; 3.Ter Stegen”
“Beh, tre super portieri. Grazie, Mati, e complimenti per la super partita di oggi e per il tuo super campionato.”
Matias Mion è un ragazzo eccezionale che ha sempre il desiderio di migliorarsi per il bene suo e della squadra. Oggi rientrava in squadra dopo una settimana ed ha disputato una prestazione gagliarda, consentendo ai suoi di vincere la partita.
Adesso… vediamo che cosa succederà.
Noi siamo qui con voi.
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