2009 - QUASI UN TEMPO SENZA PORTIERE

2009 - QUASI UN TEMPO SENZA PORTIERE

2009 / pubblicato il 06 ottobre 2024

Il risultato finale di oggi è purtroppo la sommatoria di sfortuna e sfiducia generatesi in seguito all'infortunio, all'inizio del secondo tempo, dell'unico portiere presente in squadra.

Proviamo però a riavvolgere il nastro, partendo dall'inizio, e fare un'analisi più puntuale...

Stavolta i giallo-fluo sono partiti uniti, compatti e senza paura, in casa di un avversario pretendente al titolo, tenendogli testa, in maniera disciplinata ed ordinata per una buona metà di primo tempo.
I padroni di casa non sono riusciti ad imporre il proprio gioco per lunghi tratti, riuscendo ad arrivare in porta solo grazie ad errori di attenzione (e a volte di superficialità) dei ragazzi di via Servais.
Infatti gli avversari di giornata, con non poca difficoltà, vanno in vantaggio con due goal che i rospetti riescono ad avvicinare prima della fine del primo tempo grazie ad un infilata di Ibe su calcio di punizione, studiato e preparato in allenamento, di Ottaviani. 

Si va al riposo sul 2-1 consapevoli di poter far bene nella ripresa e di essere in grado di non recitare un ruolo passivo nella partita.

E così è...fino ad una serie di eventi poco fortunati, una svista difensiva prima e l'infortunio del portiere poi, che incanalano la partita verso un esito poco piacevole.

C'è da dire che, nonostante il 3-1 ed un attaccante in porta, i ragazzi di Mister Ottaviani stringono i denti e fanno ripartenze che potrebbero anche far male.
Purtroppo due tiri da fuori del San Mauro castigano ingiustamente l'incolpevole sostituto portiere infliggendo un passivo che non giustifica i reali valori in campo.

Seppure il passivo finale possa sconfortare, i giallo-fluo di Mister Ottaviani possono e devono uscire dal campo a testa altissima perché hanno lottato con tenacia e tanta forza di volontà che prima o poi saranno premiate.

Avevamo detto che il mosaico andava composto pezzo dopo pezzo, che non ci si doveva esaltare per facili vittorie ma soprattutto che non ci si deve assolutamente rammaricare per sfortunate sconfitte.

Si potrà comporre il quadro finale del mosaico solo se si continuerà a lavorare in maniera assidua e costante, imparando e mettendo in pratica un pezzo in più ogni volta. 

Anche oggi si è visto qualcosa di buono, su cui si può lavorare e che può portare a risultati molto gratificanti nel prossimo futuro.

Basta solo crederci!!!

Possiamo diventare una squadra, col sacrificio, con la volontà, con l'impegno e sempre con la felicità sul viso.

Perché il calcio è pur sempre un gioco e i calciatori sono 11 sia da un lato che dall'altro del campo.

Avanti così!!!

Per Aspera ad Astra!!!

Forza SkillStar!!!

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