2012 - MATEMATICAMENTE SKILLSTAR 4 ( GOAL) X 3 ( TEMPI) = 12

2012 - MATEMATICAMENTE SKILLSTAR 4 ( GOAL) X 3 ( TEMPI) = 12

2012 / pubblicato il 05 marzo 2023

DI ALESSANDRO DE MARCO

Skillstar - Venaria Reale 12-0

Oggi giochiamo in casa: sì, in casa. Per noi è sempre un piacere, una sicurezza. E’ un po’ una festa. 
Per la terza partita di campionato ospitiamo il Venaria Reale: questa volta affrontiamo la loro squadra maschile.
Oggi è “di sole e d’azzurro”: una leggera brezza segna i volti di tutti tifosi, testimoni del nostro evento calcistico di giornata. 
Mister Doni arriva prima di tutti. I ragazzi, si accomodano - diciamo così - nello spogliatoio, alla spicciolata.
Arrivati tutti, si chiudono le porte e iniziano le operazioni di rito.


Il Mister, come consuetudine, ha le idee chiare sulla squadra da schierare. Spiega subito ai nostri la strategia di gara, comunicando la “road map” di oggi. Tre, solo tre regole da seguire: vincere, far girare la palla come sappiamo fare, tenere la porta inviolata. Poi, tutto il resto: posizioni in campo, schemi di gioco, rimesse laterali, calci piazzati.
Alla fine della partita i ragazzi saranno riusciti a seguire solo due delle tre regole… Può bastare? Forse. Per noi, Skillstar 2012, no di sicuro. I ragazzi possono fare meglio. Non nel risultato, ovviamente, che è squillante per chi legge, ma nel gioco. Nel gioco, sì. Possono essere (più) “belli da vedere”, quasi “sacchiani”. Assolutamente.


La concentrazione del pre-partita è forse mancata un po’: non è stata quella delle grandi occasioni e si è visto in gara. Può capitare. Ci può stare. 
Due assenze importanti, oggi, accrescono, inevitabilmente, il minutaggio dei presenti.
“Circle time” indoor prima di uscire dal guscio dello spogliatoio: una necessità vitale che dà la carica, un po’ alla… All Blacks. 
E poi via, fuori tutti.
Si esce e si va: si percorre il noto tragitto per raggiungere il campo, in ordine, ognuno coi suoi pensieri, ognuno con il proprio compagno vicino, non sempre lo stesso.
Si entra in campo, sistemiamo tutto, qualche piccolo rito scaramantico che si svelerà a tempo debito. 
Arbitro pronto, in assetto da gara.
Riscaldamento d’ordinanza dei ragazzi, ma, stavolta… senza tiri in porta: il tempo ci sarebbe, ma gli avversari chiedono di giocare subito, di anticipare i tempi. Accettiamo, come gesto di cortesia e ospitalità. 


Chiudiamo il cancello del campo, come fanno gli assistenti di volo prima del decollo. 
“Official picture”, urlo Skillstar e via. 
Partiti! 
I tifosi, i nostri, si stanno ancora sistemando sulle panchine a bordo campo; intanto ne arrivano altri, che trovano i posti rimanenti. 
Sarà il caldo, sarà il ritmo blando degli avversari, sarà qualcos’altro, ma la partita pare non decollare nel gioco. I ragazzi non partono come al solito, come ci hanno abituati. Fanno valere, in ogni caso, la loro superiorità tecnica e tattica che è evidente.
Pur senza brillare, chiudono il primo tempo sul 4-0. I gol portano la firma di De Marco - che appare in giornata con 3 gol e con altre buone occasioni, mancate davvero di un soffio - e di Grindu, da fuori, a seguito di una bella percussione centrale. Non si vede, però, la richiesta circolazione di palla: la manovra appare asfittica, poco fluida. La palla non viaggia spedita, non viene sempre servita al compagno più libero; qualcuno si ostina, a tenerla, subendo anche, inevitabilmente, qualche fallo da parte degli avversari. Noi dobbiamo giocare la palla, farla girare. Diamo sempre il meglio nel gioco manovrato. Oggi accade solo a sprazzi.


Nel secondo tempo, meglio. La partita, è vero, non è mai in discussione e, proprio per questo, liberi dall’ansia del gol, ci si aspettava di vedere la palla viaggiare veloce. Il Mister vuole questo, noi tutti vogliamo questo. Anche nel secondo tempo i nostri ne fanno comunque 4: Grindu timbra il suo secondo gol, da fuori; Zuccolotto, ne fa 2, dentro l’area, e ribadisce la sua regola personalissima: “se ne faccio uno, ne faccio subito dopo un altro”; Gariglio, giocando a centrocampo, scarica un bel destro da fuori che si insacca. Alla fine del secondo siamo 8-0. Si vince, ma non si convince (del tutto).


La regola del 4 vale anche nel terzo tempo: altri 2 gol di De Marco e 2 di Luciani, anche in veste di “assist-man”, come sua consuetudine. 
Prendiamo anche un palo con Gariglio, ma anche il Venaria ne centra uno (nel secondo tempo), in una delle poche efficaci sortite offensive. 
Finisce la partita: 12-0, 4 gol per tempo.


Chiudiamo così il conto di una gara senza storia nel punteggio, ma con qualche ombra nel gioco espresso.
Secondo “clean sheet” su 3 partite per Mion, quasi inoperoso. Porta chiusa, in casa. 
Siamo, ora, sul gradino n.9, insieme a Rangers Savonera e Caprie Green.
Siamo in condominio con loro. Ma noi preferiamo stare in… un attico, all’ultimo piano.
Ma c’è tempo. Confidiamo.
Occorre lavorare con intensità, settimana prossima, perché… nulla è mai scontato.


Il Mister ha già il programma pronto per i nostri, per ricordare loro che la circolazione di palla è, adesso, il primo teorema di Doni. 
Sabato prossimo, c’è lo scontro tra 2 delle 3 capoliste: interessante, no? Una siano noi.
Viene a trovarci il Rangers Savonera.
Noi ci presentiamo con 32 gol fatti e 1 subito, in tre partite. 24 gol fatti e 0 subiti, nelle due partite in casa. Un biglietto da visita niente male per affrontare la quarta partita che non sarà di certo facile.
Ragazzi, noi con voi e voi con noi.
Avanti tutta!
Un terzo del cammino è stato completato, con successo. 
Rimangono sei partite: tre in casa e tre in trasferta, da vincere, tutte importanti e da vivere come se ognuna fosse una finale.
Questo è il segreto. 
Umili e concentrati, sempre.
Divertitevi, divertendo.
Fate girare la palla come sapete fare, per mettere la vostra firma sulle partite e sui risultati: perché se è vero che, alla fine, si ricorda il punteggio, il bel gioco rimane impresso negli occhi e nel cuore. 
Forza SKILLSTAR2012! 
Siete forti e lo sapete! 


A caldo, dallo spogliatoio: Aaron Grindu.

D: “Come è andata questa partita Aaron, secondo te?”

R.: “Abbiamo vinto con merito, perché l’avversario era decisamente inferiore a noi. Ci mancavano i gemelli Luca e Marco. Chi c’era ha giocato di più. Ci sono mancati, è vero, ma abbiano fatto altri 3 punti importanti per il nostro campionato. Maciniamo punti e andiamo avanti”. 

Il ragazzo ha le idee chiare.

 

Altre foto